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Il mondo di MeeM

Ottobre 28, 20245 Tecniche per sconfiggere la Procrastinazione Di addio alla Procrastinazione: 5+1 tecniche per sfruttare al massimo ogni giorno. La procrastinazione o, come ci piace chiamarla a noi “rimandite” è un ostacolo comune che molti di noi incontrano; può impedirci di raggiungere i nostri obiettivi più significativi. Tuttavia, con l’aiuto di tecniche efficaci, è possibile superare questa forma mentis e migliorare la nostra produttività. In questo articolo, esploreremo alcuni metodi pratici che possono aiutarti a dire addio alla procrastinazione. 1. Definisci Obiettivi chiariLa chiarezza è il primo passo per superare la procrastinazione. Quando gli obiettivi sono nebulosi o troppo ampi, è facile sentirsi sopraffatti e rimandare.Si dice che “l’essere umano tende a sopravvalutare quello che può fare nel breve periodo (classico esempio “lo faccio in 5 minuti” e immancabilmente ci vogliono ore) e sottovalutare quello che può fare nel lungo.”Darsi un obiettivo sfidante nel lungo termine e suddividerlo in sotto obiettivi da raggiungere in slot temporali più corti, può farci fare davvero la differenza. 2. Scomponi i compiti in parti gestibiliUno dei motivi principali per cui procrastiniamo è la percezione che un compito sia troppo grande o intimidatorio. Rompere il lavoro in compiti più piccoli e gestibili può rendere l’inizio molto meno scoraggiante. 3. Stabilisci dei premiRicompensarsi dopo aver completato una task può essere un grande motivatore. Imposta un sistema di ricompense che funzioni per te. 4. Trova il tuo orario miglioreTutti abbiamo momenti della giornata in cui siamo più energici e produttivi. Identifica questi picchi di produttività e imposta i compiti più impegnativi per quei periodi. 5. Crea un’ambiente di lavoro stimolanteL’ambiente in cui lavori può influenzare enormemente la tua produttività. Assicurati che il tuo spazio di lavoro sia ordinato, ispiratore e privo di distrazioni. E Visualizza il SuccessoUsare la visualizzazione per immaginare te stesso che completi i compiti o raggiungi i tuoi obiettivi può essere un potente motivatore. Indossa un braccialetto Meem come simbolo del tuo impegno verso quel successo. Ogni volta che guardi il braccialetto, lascia che ti ricordi della tua capacità di superare ostacoli e raggiungere i tuoi obiettivi.Quali sono i più ispiratori per questo tipo di Sfide?Secondo noi: Un passo dopo l’altro – Sono pronto alla sfida – Niente è impossibile […] Read more…
Giugno 7, 2024Sono pronto alla sfida. Sono quattordici mesi che mi preparo. Chissà quanto saranno infiniti quei 42 km della maratona; è la prima volta e ho un pò paura. Chissà se le gambe soffriranno i crampi, se le energie basteranno, se la testa reggerà quella fatica, fisica e mentale. Ma la voglia di sfidarmi è così alta, che parte la gara e sono più eccitato che impaurito.Eccitato per uscire dalla mia zona di comfort, eccitato per capire quanto in là posso spingere i miei limiti, eccitato perché una volta che avrò raggiunto il traguardo, mi sarò dimostrato che lo posso fare e lo potrò fare ancora e ancora e ancora, con obiettivi sempre più sfidanti, con imprese sempre più ardue. Nello sport, nel lavoro, nella vita. Il cuore pompa sangue, i piedi compiono, al medesimo ritmo, decine, centinaia, migliaia di passi, il respiro mi accompagna, sempre più rumoroso, sempre più incalzante. La fatica a un certo punto arriva come un fulmine a ciel sereno, sono a ¾ di gara e compiere un passo sembra essere diventata un’impresa titanica. Non so che fare. Una sensazione fredda e dura come la pietra si impossessa di me, dai piedi, passando per le gambe, l’addome, il cuore sino ad arrivare alla testa.  “Non ce la posso fare dice la vocina”.Mi guardo smarrito, gli occhi cercano un appiglio, un punto di riferimento, una spinta ad andare avanti. “un passo alla volta” leggo fulmineamente.Diventa un mantra, me lo recito un passo dopo l’altro, sino al traguardo. Non importa quanto fanno male le gambe, quanto quella vocina mi dica “basta, non ce la fai più, smettila di infierire su questo corpo”.Il mantra è più forte di qualsiasi altra forza. Entro quasi in uno stato di trance e gli ultimi km passano via, non posso dire velocemente, ma di sicuro senza troppi brutti ricordi. Sono sotto il gonfiabile dell’arrivo: mi viene messa al collo la medaglia di finisher, mia figlia piccola si avvinghia alle mie gambe e mi abbraccia di un amore e di un orgoglio infinito. “Ci sono riuscito”. Ho raggiunto il mio obiettivo. Avanti il prossimo. Sono pronto a una nuova sfida. Metti al tuo polso “Sono pronto alla sfida?” […] Read more…
Giugno 6, 2024Perché no? Sono sempre stato in mezzo a mille fogli scarabocchiati di disegni assurdi, tanto (apparentemente confusionari) quanto pregni di una creatività tutta particolare. Mi ricordo che da piccino la maestra non ne poteva più della mia testa bassa a scarabocchiare disegni che solo io capivo. Mi chiamava, ma nemmeno l’ascoltavo, tanto ero assorto nel mio mondo. Passano le elementari, poi le medie e il liceo. Vado all’Università e scelgo Ingegneria, non poteva che essere così visto che i disegni infantili nel corso degli anni lasciavano sempre più spazio a leve, calcoli, ingranaggi e così via. Cinque anni volati in un attimo, andata benissimo. Mi si apre dinanzi il futuro. La mia ragazza, i miei, gli amici dei miei, tutti a dirmi di accettare l’offerta di quella multinazionale che non mi ha fatto nemmeno uscire dall’università, che già mi offriva un posto di lavoro. A quel colloquio ci ero andato, cavolo, non potevo farmi sfuggire quell’occasione. Ma quando ci sono andato, ho respirato un’aria che non era quella che avevo sentito sin da piccino, quando la mia testa era a 15 cm dal foglio. Non era l’odore della carta e della mina sul foglio, era odore di futuro, di sogno, di imprese eroiche. A metà colloquio me ne sono andato, è stato più forte di me. Ho visualizzato la mia strada. Più chiudo gli occhi e più la vedo. Devo solo prendere fiato, chiudere i pugni e prendere il coraggio. A casa mi aspettano la mia ragazza e i miei. Mi chiedono del colloquio…rispondo bruscamente che non è la mia vita. Che voglio trovare un’investitore che finanzierà la mia idea che rivoluzionerà il mondo. All’unisono esce dalle loro bocche un “Ma perché?”. Io non apro nemmeno la mia, sono semplicemente i miei occhi a parlare: “Perché no?” Metti al tuo polso “Perché no?” […] Read more…
Maggio 30, 2024I 5 Linguaggi dell’Amore “Il Linguaggio Motivazionale dell’Amore: una guida preziosa ai 5 linguaggi dell’Amore di Gary Chapman” Se c’è un aspetto della nostra vita che può trasformare radicalmente la nostra esperienza, è l’amore e anzi, a tutti gli effetti, l’Amore è l’energia assoluta che muove le persone e il mondo.
Viviamo le nostre vite cercando una persona che ci ami tutta la vita e allo stesso tempo che possa riceva il nostro amore.Eppure tutti sappiamo quanto può essere difficile mantenere una relazione d’amore duratura: i motivi sono molteplici, ma spesso ciò è causato dall’incapacità di trasmettere il nostro amore nella maniera “visibile” all’altro o viceversa, saper cogliere il modo in cui il nostro partner ci ama.In altre parole, per tenere forte una relazione d’amore, va capito come allineare le modalità di espressione dell’amore. Quando le modalità sono le stesse, non ci sono problemi. Il nostro modo di esprimerlo è anche quello che il nostro partner percepisce appieno.
Qualche difficoltà può sorgere quando le modalità di trasmissione e ricevimento sono diverse.
In questo caso può essere interessante individuare i modi dell’uno e dell’altro per capire quanto sono in sintonia con il nostro modo di essere e di amare.Gary Chapman, noto psicologo e consigliere matrimoniale, ci offre una mappa preziosa per navigare attraverso il complesso territorio dell’amore nel suo libro “I 5 Linguaggi dell’Amore”. Chapman parte dal presupposto che ognuno di noi ha un modo unico di esprimere e ricevere amore. Riconoscere il linguaggio dell’amore predominante in noi e nei nostri partner è la chiave per costruire relazioni più forti e appaganti. Ecco un riassunto prezioso dei cinque linguaggi dell’amore di Chapman: Parole di Incoraggiamento: Il potere delle parole non dovrebbe mai essere sottovalutato. Un semplice “Ti amo”, un complimento sincero o una parola di sostegno possono sollevare lo spirito e rafforzare il legame emotivo. Il linguaggio delle parole di incoraggiamento è un faro luminoso che illumina il cammino dell’amore.   Tempo di Qualità: Dedicare tempo di qualità al nostro partner è un investimento nel legame emotivo. In un’era in cui siamo spesso distratti dalle sfide quotidiane, ritagliare momenti speciali per l’altro è un atto di amore profondo. La qualità del tempo trascorso insieme è un linguaggio potente che va al di là delle semplici parole.   Atti di Servizio: “Le azioni parlano più delle parole”, recita un vecchio detto. I gesti di gentilezza e servizio, grandi o piccoli, comunicano amore in maniera tangibile. Dal preparare una tazza di caffè al fare una gentile sorpresa, gli atti di servizio sono il linguaggio di chi mette in pratica l’amore.   Regali: I regali non sono semplici oggetti materiali, ma portatori di significato e pensiero. Un regalo pensato con cura dimostra attenzione e considerazione. Questo linguaggio parla al cuore attraverso doni che trascendono il loro valore materiale, trasmettendo il messaggio “Ti conosco e mi importa”.   Contatto Fisico: Il linguaggio del contatto fisico è la lingua degli abbracci, dei baci, delle carezze e del semplice tocco. La vicinanza fisica crea una connessione profonda che va al di là delle parole. Un abbraccio sincero può dire più di mille parole, comunicando calore e affetto.   Tu, in quale linguaggio dell’amore ti riconosci più facilmente? Lo esprimi più a parole, attraverso atti di servizio o regali? E in quale modo ti piace riceverlo? Il tuo partner lo esprime allo stesso modo in cui tu vorresti accoglierlo?Il gioco è tutto qui.Se è uguale, ok, nessun problema.Se diverso, va capito quale lingua vogliamo parlare. E’ un pò come con gli idiomi.Se parliamo la lingua madre, è tutto facile. Se nella seconda lingua ce la caviamo, possiamo comunicare senza grossi problemi. Sarà un pò più faticoso, ma ci intendiamo. Con un terza lingua, si potrà fare ancora più fatica, forse capiremo un pochino meno, ma la comunicazione avverrà.Nella quinta sarà inutile anche solo provarci: non conosciamo e non capiamo una parola e quindi non ha senso provare a mettersi in comunicazione con qualcun altro. Così è nei linguaggi dell’amore. Tutto ciò non vuol dire stravolgere il nostro modo d’essere o di amare, bensì di capire quanto ci “sentiamo addosso” di modificare in maniera più o meno consistente la modalità per far si che l’amore arrivi al nostro partner in maniera forte e chiara. In conclusione, l’amore può essere espresso in molte forme, e la consapevolezza dei nostri linguaggi dell’amore può arricchire le nostre relazioni. Invece di darlo per scontato, impariamo a comunicare l’amore nel modo che il nostro partner comprende meglio. Sia che tu sia in una relazione romantica, familiare o amicale, i cinque linguaggi dell’amore di Chapman sono una guida preziosa per costruire connessioni durature e significative. […] Read more…
Maggio 29, 2024Sei quello che pensi! Nel 1903 James Allen (1864-1912) scrisse un libro che per molti aspetti è una pietra miliare della crescita personale.Il titolo è “As a man Thinketh”.James Allen era un geniale scrittore che ha lasciato su di sé un alone di mistero e che purtroppo non ha raccolto nella sua vita per quanto ha lasciato. A 38 anni ebbe un’illuminazione e anziché accettare una carica di alto livello nell’azienda in cui lavorava, preferì “ritirarsi” in un cottage nel Devon con la moglie vivendo di meditazione  e scrivendo libri sul tema della crescita personale (ne ha prodotti 19 nella sua intera vita).  Numerosi autori di best seller come Napoleon Hill o Dale Carnegie hanno tratto ispirazione dai suoi scritti.Vediamo più da vicino, attraverso un rapido riassunto, cosa tratta il libro “As a man thinketh”. In questa opera, Allen esplora il legame tra i pensieri di un individuo e la sua realtà, dimostrando come la nostra mentalità influenzi direttamente le nostre esperienze di vita. Il Fondamento del PensieroAllen individua nella mente la base creatrice di ogni esperienza umana.Se coltiviamo pensieri positivi e costruttivi, possiamo plasmare la nostra realtà in maniera abbondante, creativa, senza limiti.Al contrario, se ci lasciamo dominare da pensieri negativi e distruttivi, ci sottoponiamo a un ciclo di eventi dannosi o comunque che non ci indirizzano verso gli obiettivi di prosperità e abbondanza che meriteremmo.La mente umana, secondo Allen, è un giardino fertile. Ciò che piantiamo nella nostra mente si riflette nella qualità della nostra vita. Puoi immagina la tua mente come un campo in cui puoi seminare semi di successo, felicità e prosperità, o semi di fallimento, tristezza e difficoltà. La Legge della Semina e del RaccoltoAllen utilizza la metafora del giardiniere che coltiva il suo terreno per spiegare come funziona la mente umana.Se un giardiniere semina semi di rosa, non si aspetterebbe mai di raccogliere tulipani. Lo stesso principio lo possiamo collocare nella nostra vita.Se coltiviamo pensieri positivi e focalizziamo la nostra mente su obiettivi costruttivi, raccoglieremo frutti positivi nella nostra vita. La legge della semina e del raccolto è inflessibile. Ciò che investiamo nella nostra mente si riflette inevitabilmente nella nostra realtà. Per questa ragione possiamo diventare giardinieri consapevoli delle nostre menti, curando diligentemente i pensieri che coltiviamo. La Responsabilità del PensieroUno degli aspetti più potenti del messaggio di Allen è il concetto di responsabilità del pensiero. Egli afferma che siamo responsabili per ciò che pensiamo, poiché i nostri pensieri creano la nostra esperienza di vita. Questa consapevolezza ci conferisce il potere di cambiare la nostra realtà cambiando la nostra mentalità.Prendiamo il controllo dei nostri pensieri, sfidando le convinzioni limitanti e abbracciando la fiducia nel nostro potenziale. Riconosciamo che il cambiamento esterno inizia sempre con un cambiamento interno, con i nostri pensieri che fungono da precursori delle azioni e delle circostanze che viviamo. Praticare la Consapevolezza del PensieroDiventare consapevoli dei nostri pensieri è il primo passo per applicare il principio “Sei quello che pensi”. Praticare la consapevolezza del pensiero significa osservare i nostri schemi mentali, identificare i pensieri dannosi e sostituirli con quelli costruttivi. Introdurre pratiche come la meditazione e la visualizzazione può aiutarci a disciplinare la nostra mente, creando uno spazio per i pensieri positivi che siano sempre più centrati verso gli obiettivi che ci siamo prefissati.Quando diventiamo consapevoli della potenza dei nostri pensieri, diventiamo architetti attivi della nostra realtà. ConclusioniIn conclusione, “Sei quello che pensi” è un cammino alla scoperta della straordinaria capacità della mente di creare la realtà all’interno della quale noi viviamo. Può essere una realtà di prosperità o di insuccesso e infelicità.A noi la scelta, semplicemente attraverso la scelta dei pensieri che produciamo.  Prendere consapevolezza di questo principio è il primo passo verso una vita abbondante indirizzata verso la felicità. Diventare giardinieri consapevoli delle nostre menti richiede impegno e disciplina, ma i frutti di una mentalità positiva e centrata sugli obiettivi sono inestimabili. Non è certo un’attività che ci riuscirà in maniera semplice all’inizio, ma attraverso la consapevolezza, l’ attenzione e la pratica quotidiana, la realtà che si creerà sarà la dimostrazione inconfutabile della qualità dei nostri pensieri. […] Read more…
Gennaio 12, 2023Come nasce il progetto MeeM Per prima cosa partiamo dal nome. Perché MeeM? Intanto la pronuncia; si legge all’italiana e non all’inglese, per cui è “meem” e non “mim”.MeeM è un “me” specchiato. Me stesso due volte. Si riferisce a quella vocina interiore che tutti noi abbiamo dentro. Quanto volte parliamo con lei?Fantastichiamo, rimuginiamo, ci facciamo forza o ci buttiamo giù. Sempre con quella vocina. Bene, noi ci rivolgiamo proprio a lei e vogliamo farlo ispirando le persone.Per questo motivo come slogan abbiamo scelto “VIVI ISPIRATO”.Perché le frasi che troverai sui nostri bracciali vogliono darti il messaggio positivo, ispirante o motivante, per farti produrre i pensieri più funzionali e sostenibili per la tua vita. Sai che esiste il detto: “Sei quello che pensi”?Tutto parte dal pensiero. Il pensiero è la nostra forma più basilare di energia.I pensieri alimentano le emozioni e queste ultime incidono fortemente sulle azioni che generano risultati. Questa è una legge di rilevanza assoluta. Se la maggior parte dei pensieri che facciamo sono positivi, le emozioni saranno alte, positive, belle e di conseguenza le azioni diverranno efficaci, impattanti, potenti con risultati eccellenti e di successo. Se invece i pensieri di base sono negativi, purtroppo sarà vero l’esatto opposto. Generalmente la maggioranza delle persone sta in pensieri negativi, per molte ragioni. Di base possiamo dire che la nostra mente non è stata creata da Madre Natura per farci crescere, ma per farci sopravvivere. Per cui tutte le volte che vorremmo migliorare la nostra vita, passando necessariamente dal cambiamento, la nostra mente va in protezione, dicendoci che è meglio di no, è troppo rischioso, portandoci quindi a sviluppare pensieri di paura. E facendoci quindi stare fermi. In più c’è la società in cui viviamo: siamo bombardati quotidianamente di messaggi che ci alimentano pensieri che generano continuamente sensi di colpa e paure. La conseguenza è che è difficile vivere il presente e la vita in maniera davvero appagante. E questo porta a sviluppare pensieri che stanno nel passato (sensi di colpa) o nel futuro (ansie e paure…vorrei fare questo, vorrei cambiare lavoro, partner, etc. ma non lo faccio perché ho paura di…). In più c’è il nostro subconscio che non sempre è dalla nostra parte. Se in esso ci sono “credenze limitanti”, che riducono la nostra sicurezza, la nostra crescita, la nostra evoluzione, passeremo una vita a pensare e non agire.   Quante persone conoscete in questa situazione?Questo è l’aspetto brutto, il lato negativo della medaglia. Poi c’è la parte bella, quella della consapevolezza, della capacità di imparare a vedere il bello delle cose, praticare la gratitudine, conoscere come funziona la nostra mente e tanto altro ancora. E qui c’è MeeM. Attraverso un bracciale (ma non solo) vogliamo ispirare (aiutare) le persone. Crediamo in un mondo dove più persone siamo a essere positive, forti e felici e più possiamo ispirare gli altri a fare altrettanto. E quindi il mondo sarà un luogo più bello in cui vivere. Un bracciale lo possiamo vedere decine di volte il giorno.Una volta trovata o trovate le frasi che più ci ispirano (o ispirano persone che conosciamo), basta indossarlo e almeno il primo passo del processo è fatto. Poi ovviamente questo è solo il primo passo: il resto sta a noi, impostando le nostre vite affinché siano indirizzate verso la felicità e che possano essere di ispirazione per gli altri. Nella community MeeM non troverai solo bracciali; troverai anche risorse gratuite sulla crescita personale e la mindfullness. Ricorda, tutto parte dal pensiero.Poni la tua attenzione lì e vedrai che piano piano, come per magia la realtà che ti sta attorno cambierà in meglio. […] Read more…

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